Affettività e Sessualità: parliamone in famiglia

Da un lato si interviene con i genitori aiutandoli ad acquisire informazioni e strumenti per favorire la possibilità di poterne parlare, dall’altro si coinvolgono i figli per renderli maggiormente consapevoli su come le dimensioni emotive, biologiche, relazionali e comportamentali intervengono sulla ricerca di equilibrio che a quell’età diventa necessaria. Strutturato in tre sessioni da due ore ciascuna, promuove comunicazione aperta, consapevolezza corporea e relazioni rispettose. L'approccio psicologico, adattato all'età, mira a rafforzare le competenze emotive e relazionali, mentre quello sanitario tratterà la sessualità nella sua totalità: dall’aspetto biologico, all’aspetto anatomo-fisiologico, fino ad arrivare alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e dei comportamenti a rischio. Il progetto mira a sviluppare non solo la consapevolezza delle tematiche affettive e sessuali, ma anche a fornire competenze essenziali per potersi sperimentare in modo positivo e rispettoso verso sé stessi e gli altri. Inoltre, il coinvolgimento attivo dei genitori consente loro di essere partner informati nel percorso di crescita dei loro figli, rafforzando il legame familiare e la comprensione reciproca. Mentre lo psicologo tiene l’aula con i figli, l’ostetrica tiene l’aula con i genitori, e dopo la prima ora i ruoli si invertono dando la possibilità ad entrambi i gruppi di beneficiare degli aspetti psicologici, sanitari e biologici. Durante la terza e ultima serata i professionisti potranno rispondere alle domande anonime che sono emerse nei primi due incontri da parte dei minori; e si conclude poi con un momento condiviso tra genitori e figli durante il quale si fa un bilancio dell’esperienza maturata e si scambiano opinioni e pensieri sulle tematiche trattate.